CHI È IL MAESTRO VENERABILE DI UNA LOGGIA?
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CHI È IL MAESTRO VENERABILE DI UNA LOGGIA?

CHI È IL MAESTRO VENERABILE DI UNA LOGGIA?


Il Maestro Venerabile in Massoneria è il vertice gerarchico, quindi la massima carica, all'interno di una loggia. Presiede e governa l'officina e viene eletto secondo quanto prescritto dai regolamenti.


In virtù del delicato incarico, deve essere selezionato fra i "Fratelli" che maggiormente brillano per saggezza e sapienza unita ad autorevolezza.


Il Maestro Venerabile è eletto tra coloro che hanno raggiunto negli anni, il terzo ed ultimo grado della massoneria azzurra e possiede la conoscenza dell'Arte Reale (la Massoneria).


Il Maestro Venerabile è circondato da simboli che lo rappresentano: siede all’Oriente, da cui tradizionalmente proviene la Luce, e sul suo scranno si trovano una statua di Minerva, la spada fiammeggiante ed un candelabro a tre luci.


Quanto a Minerva, o Athena; essa rappresenta la saggezza, di cui fanno parte la discriminazione, la comprensione e la compassione, qualità che il M.V. deve sforzarsi di evocare dall’animo degli adepti, soprattutto durante quel delicatissimo compito che è l’istruzione degli Apprendisti.


A questo termine preferisco quello di “formazione”, perché è importante che l’uomo di desiderio, avviatosi a diventare uomo di volontà, impari non solo le regole del rituale massonico, ma anche e soprattutto le regole dei retti rapporti umani, per le quali è indispensabile lo sviluppo di determinate qualità.


Quindi, oltre al trinomio che campeggia sulla parete del Tempio, il Maestro Venerabile deve indicare come mèta da perseguire un ampliamento delle coscienze tale da rendere naturale in ciascuno dei Fratelli l’esercizio della tolleranza e delle altre qualità sopra accennate.


Quanto al simbolo della spada fiammeggiante, essa si distingue dalla spada usata in altri tipi di iniziazione perché rappresenta al tempo stesso sia il fuoco che distrugge l’uomo vecchio per dar vita all’iniziato, sia la fiamma perenne dell’amore che è alla base di ogni valido rapporto umano.


Quindi non un amore possessivo od ablativo, ma un amore radiante come quello che ha dato origine alla Creazione.


Infine, per ciò che concerne le tre luci, mi sia consentita una interpretazione personale riguardante i tre requisiti che consentono alla volontà umana di adeguarsi e armonizzarsi con la Volontà Cosmica: infatti la volontà, che insieme alla coscienza è l’energia vitale dell’uomo, deve essere non solo forte per mantenere la tensione verso la mèta, ma anche saggia per ottenere il miglior risultato con il minor dispendio energetico, e soprattutto buona, cioè orientata positivamente per il bene proprio e dell’umanità.


La figura apicale di una Loggia massonica non è solo una guida esoterica per i suoi fratelli: il Maestro Venerabile è anche colui il quale deve condurre l'associazione rappresentata dalla Officina secondo criteri normativi interni ed esterni che, spesso, non si approfondiscono o si crede di conoscere per sentito dire.


Andare alla fonte, invece, non è solo un concetto simbolico e iniziatico: è anche una buona prassi profana che ci mette al sicuro da errori e conseguenze: ragionare su casistiche di specie e dubbi, confrontare l'attività con le disposizioni di legge sull'associazionismo e la fiscalità è un dovere che il Maestro Venerabile, per primo, deve assumere con piena consapevolezza per poter ben condurre la sua Officina.


LoggiaAriete@gmail.com

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